Twitter icon
LinkedIn icon
YouTube icon
RSS icon

IL CORAGGIO DEL FUTURO | La visione dell'Italia 2030-50 secondo Confindustria

News

Twitter Linkedin Condividi

IL CORAGGIO DEL FUTURO | La visione dell'Italia 2030-50 secondo Confindustria

 

“Il coraggio del futuro” è il titolo del volume presentato dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi in occasione dell’Assemblea annuale del 30 settembre 2020.

Il volume ha l’obiettivo di delineare la visione del mondo imprenditoriale sull’Italia 2030-2050 e presentare tutte le proposte e le misure che Confindustria propone al Governo per il rilancio dell'economia.

È un progetto che parte dalle grandi direttrici di trasformazione su scala globale − il cambiamento climatico, l’impatto delle tecnologie sul lavoro, i mutamenti della globalizzazione, le tendenze demografiche − e le interpreta in una chiave di progresso possibile e necessario per l’Italia.

I cardini di riferimento sono due. Primo, la collocazione dell’Italia nell’Unione europea in una fase in cui, dopo molti tentennamenti e con tuttora venature di timidezza, l’Europa sembra decidersi a prendere in mano il suo destino. Secondo, la centralità dell’industria per le sorti del Paese.

In questo contesto, gli industriali si pongono l’obiettivo di una transizione economica ed ecologica che riconduca l’Italia su un sentiero di sviluppo significativo e sostenibile e che conduca ad una crescita reale del PIL non inferiore a regime all’1,5 per cento medio annuo, con un aumento della produttività di un punto percentuale medio annuo.

Il volume si articola in analisi e proposte che riguardano numerosi aspetti della nostra economia e società.

Si affrontano i temi della qualità delle Istituzioni, delle regole e dei processi decisionali, quindi le precondizioni per realizzare un progetto di rilancio del Paese all’interno dell’UE e della comunità internazionale. Prevedibilità e certezza delle regole, attuazione tempestiva ed efficace delle decisioni sono ingredienti indispensabili per costruire una vera azione riformatrice, che riguardi anzitutto l’Europa e poi i singoli Paesi membri.

Le analisi e le proposte riguardano in particolare l’innovazione digitale e la transizione energetica, il rafforzamento del sistema produttivo e del sostegno all’export, lo sviluppo finanziario, gli investimenti infrastrutturali, la coesione territoriale, l’organizzazione del lavoro e la formazione, la riforma del Welfare.

 

In allegato la pubblicazione integrale e l’executive summary