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CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA | Analisi di Unioncamere Emilia-Romagna, Intesa Sanpaolo e Confindustria Emilia-Romagna

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CONGIUNTURA EMILIA-ROMAGNA | Analisi di Unioncamere Emilia-Romagna, Intesa Sanpaolo e Confindustria Emilia-Romagna

 

Confindustria Emilia-Romagna: Le imprese sono dinamiche nonostante il rallentamento della crescita. L’export regionale frena la propria corsa. Accelerare interventi di supporto e politiche industriali per gli investimenti e dare priorità alla ripartenza dopo le alluvioni

Unioncamere Emilia-Romagna: Un clima di fiducia percepito all’interno nelle aziende potrebbe condurre a una futura normale conduzione dell’attività industriale, nonostante un contesto ancora difficile. La grande flessibilità si conferma come peculiarità della nostra economia. Il Sistema camerale continuerà a supportare le imprese

Intesa Sanpaolo: In Emilia-Romagna prestiti alle imprese stabili a marzo, un risultato migliore rispetto al calo registrato a livello nazionale. Prosegue la notevole tenuta dei prestiti all’industria, che invece si riducono in aggregato sul mercato italiano. L’utilizzo di liquidità dai depositi delle imprese risulta in linea con il primo trimestre dello scorso anno

 

Nel primo trimestre 2023, secondo l’analisi di Confindustria Emilia-Romagna, si conferma la crescita dell’industria dell’Emilia-Romagna, anche se rallentata rispetto ai mesi precedenti e con forti differenze tra settori produttivi.  L’export, che pure ha frenato la crescita, resta un asse portante su cui continuare a puntare con decisione.

A livello nazionale i segnali di debolezza aumentano. La produzione industriale ha chiuso il primo trimestre con un segno lievemente negativo (-0,1% rispetto al periodo precedente), ma lo scenario è in peggioramento.  In aprile si segnala un calo del fatturato in tutti i settori. La frenata dell’economia mondiale ha rallentato l’export e i consumi sono frenati dall’inflazione. A maggio la fiducia delle imprese è di nuovo calata, anche se la diminuzione del prezzo dell’energia rappresenta una spinta positiva.

«In questo scenario difficile – dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi   – le imprese emiliano-romagnole stanno reagendo con la consueta energia. Continuano però le preoccupazioni per l’incertezza del quadro macroeconomico, che incidono sulle decisioni di investimento insieme ad altri fattori come l’aumento dell’inflazione, i tassi elevati e le difficoltà legate alla scarsità di personale qualificato. Dobbiamo rafforzare la capacità innovativa del sistema economico accelerando gli interventi a sostegno della crescita e le politiche industriali per accompagnare gli investimenti».

«Non dimentichiamo che la nostra regione –  sottolinea la Presidente – deve far fronte ai gravissimi danni delle recenti alluvioni, che hanno colpito tanti cittadini e tante imprese interconnesse in filiere nazionali e internazionali. Occorre dare assoluta priorità alla ripartenza, che significa celere ripristino delle strade e delle infrastrutture, indennizzi rapidi e completi, strumenti finanziari per investire. L’Emilia-Romagna si attende risposte certe e immediate in questa direzione».

 

In allegato la nota stampa integrale con tutti i dati 

 

 

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