Le relazioni tra le imprese emiliano-romagnole e quelle tedesche sono state al centro del GERMAN TALK. Il riorientamento della filiera italo-tedesca verso il 2030 organizzato oggi a Bologna da Confindustria Emilia-Romagna e AHK-Camera di Commercio Italo-germanica.
“La nuova stagione d’investimenti tedeschi in infrastrutture, energia, difesa e digitale – ha affermato Jörg Buck, Consigliere Delegato AHK Italien – apre finestre concrete per le imprese italiane, in particolare per quelle dell’Emilia-Romagna. Oggi abbiamo l’occasione di costruire filiere più integrate, progetti comuni di ricerca e sviluppo, standard condivisi e lo sviluppo di settori cruciali per il futuro. Perché queste opportunità diventino risultati servono metodo e velocità dovremo unire eccellenza produttiva, capitale umano e cooperazione pubblico-privato, per trasformare questa fase delicata in un moltiplicatore di crescita per entrambe le economie”.
“La Germania è un partner fondamentale e rilevante per l’economia dell’Emilia-Romagna, sia in termini di investimenti sia in termini di interscambio commerciale, con una forte integrazione produttiva delle filiere in molti settori chiave. Il rafforzamento delle nostre relazioni – ha dichiarato Marco Stella, Vice Presidente ANFIA, in rappresentanza di Confindustria Emilia-Romagna – si deve inserire in una logica di rilancio della competitività europea, che rimane l’unica soluzione possibile per superare con successo le crisi e le incertezze che abbiamo di fronte”.
Alcuni dati di interscambio: il 14% dell’export italiano verso la Germania è made in Emilia-Romagna, una quota rilevante trainata da 4.116 imprese esportatrici. Nel 2024 la regione ha esportato in Germania beni e servizi per 10 miliardi di euro (pari al 12% dell’export regionale) e importato beni e servizi per 8,6 miliardi (pari al 18% dell’import regionale).
Il primo settore di riferimento dell’export verso la Germania è quello dei macchinari (2,1 mld) seguito dai mezzi di trasporto (1,3 miliardi), alimentari (1,2 miliardi), tessile/abbigliamento (1,2). Una voce importante riguarda anche il settore delle piastrelle. Dalla Germania l’Emilia-Romagna importa principalmente macchinari, metallurgia, mezzi di trasporto. Dal punto di vista degli investimenti bilaterali, le società emiliano-romagnole che hanno unità produttive e/o controllano aziende in Germania sono 293, le imprese in Emilia-Romagna controllate da aziende tedesche sono 186.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del Capo Gabinetto del Presidente della Giunta Regione Emilia-Romagna Luca Vecchi, di Marco Stella e di Jörg Buck, il Principal Prometeia Giuseppe Schirone ha svolto il Keynote “Germania e Italia: Le relazioni economiche fra presente e futuro”.
Il panel “I nuovi driver industriali. Innovazione, energia e security” ha visto la partecipazione di Diego Michielan, VP Procurement Systems & Equipment Divisione Elicotteri Leonardo, Claudia Guenzi, Head of Smart Infrastructure Siemens Italia, e Marianna Benetti, CEO e Co-Founder VEIL Energy.
“Le opportunità strategiche collegate a diversificazione e sostenibilità” sono state al centro degli interventi di Florian Bünger, Avvocato/Partner DIKE Schindhelm, e Nicola Gualandi, Retail & Advertising BD Manager dell’Aeroporto di Bologna.
È seguito il panel dedicato a “Success stories PMI” con la partecipazione di Francesca Paoli, CEO Dino Paoli, e Silvia Pecorari, Vice Presidente Sviluppo Strategico Hansa TMP.
Nel pomeriggio si è svolta la sessione “Obiettivo Germania: esportare, investire, crescere” con la relazione di Sebastian Euchenhofer, Head of Business Development AHK Italien, con una serie di Q&A interattive per approfondire aspetti di interesse su come fare business in Germania.
L’incontro è stato moderato dal giornalista di Repubblica Marco Bettazzi.