Previsioni moderatamente ottimiste degli imprenditori. Rallenta l’industria, meglio i servizi, in sofferenza le piccole aziende. È sempre più difficile fare impresa. Occorre alimentare il clima di fiducia per far ripartire gli investimenti.
Peggiora il clima di fiducia per la seconda metà del 2023. L’economia regionale rallenta il ritmo di espansione. Consumi e investimenti risentono degli alti tassi di interesse, l’export è in frenata, tiene l’occupazione.
Rallenta la crescita nella seconda metà del 2022 che si chiude con il PIL regionale al +4,0%. Buono il contributo della domanda interna che si aggiunge ad una dinamica dell’export ancora a due cifre.
L’Emilia-Romagna chiude il primo semestre 2022 in crescita grazie alla tenuta di investimenti ed export. Peggiora il clima di fiducia per la seconda parte dell’anno. L’energia è la priorità delle priorità.
L’Emilia-Romagna chiude il 2021 con il primato nazionale nella crescita del PIL. Clima di fiducia positivo ma ridimensionato rispetto a metà 2021 a causa della bolletta energetica, dei costi delle materie prime e delle tensioni geopolitiche.
Aspettative di crescita per produzione e ordini: il sistema produttivo regionale mostra capacità di reazione e dinamismo. Per dare slancio alla ripresa occorre accelerare la campagna vaccinale, anche con il supporto delle imprese.
Il rimbalzo dopo il lock down è stato migliore delle attese soprattutto nel manifatturiero. Il contesto generale rimane critico. Si conferma una forte incertezza dello scenario economico per la seconda parte dell’anno.
Deciso peggioramento del clima di fiducia tra gli imprenditori. Previsioni ancora positive ma in peggioramento per produzione e domanda, soprattutto interna. La crescita dell’economia deve diventare la priorità assoluta dell’azione di Governo.
Nella seconda metà dell’anno le aspettative degli imprenditori prevedono una crescita più lenta. Occorre uscire dalla continua campagna elettorale. Il metodo emiliano-romagnolo di confronto sui contenuti e sugli interventi è un riferimento utile per il Paese.
Clima di fiducia positivo tra gli imprenditori, buoni risultati per export, occupazione e investimenti. Siamo ad un bivio che può fare la differenza sulla crescita. Occorre mettere al primo posto la semplificazione e lo sblocco delle infrastrutture strategiche.
Si consolida il clima positivo, con risultati tangibili su produzione, ordini e occupazione. Possibili fluttuazioni, specie sull’export. Necessarie azioni che ne compensino gli effetti: cinque proposte al Governo Regionale.